Parlare delle Lire lascia sempre l’amaro in bocca, perché si guarda alla vecchia moneta italiana con un profondo senso di nostalgia, considerando l’importanza che queste monete e queste banconote hanno avuto nell’impatto con la crescita economica vissuta nel nostro Paese fino al 2002 quando la Lira ha lasciato spezio all’Euro.
Ma ancora più determinante è capire il valore che hanno acquisito subito dopo alcune di queste , diventando a tutti gli effetti monete da collezione. Oggi, cercheremo più nello specifico di esaminare il valore della moneta da 5 lire, che presenta un particolare simbolo, in grado di accrescere ulteriormente il suo valore collezionistico.
5 Lire: ecco il simbolo speciale
Introdotte nel 1946, di queste monete ne esistono due varianti: la prima conosciuta come 5 lire Delfino, coniate dal 1951 al 2001, che raffigurano sul retro appunto un delfino; la seconda invece nota come 5 lire Uva, emesse nel 1946 e nel 1947, con un grappolo di uva come elemento decorativo. In queste due serie ci sono alcune monete che rappresentano una grande rarità.
Il valore non è intrinseco alla moneta, perché non c’entra nulla il suo valore nominale con quello collezionistico, che invece si basa su alcuni fattori in particolare: l’anno di conio, la tiratura, la presenza di possibili segni grafici o di errori di conio, e alcune rarità legate al fatto che alcune monete possono essere destinate alla commemorazione di eventi.
Quanto valgono queste monete?
Entriamo quindi nel vivo della nostra discussione. Considerando che le monete da 5 lire fanno riferimento solo a due serie, quello che ci preme dirvi è che per quanto riguarda la moneta da 5 lire Uva, possiede solo due anni di produzione, per cui le monete prodotte nel 1946 e nel 1947 risultano incredibilmente rare e per questo cariche di valore. Possederne una, porta a un guadagno incredibile: le monete del 1946 arrivano fino a un massimo di 1.500 euro; mentre quelle del 1947 anche a 2.500 euro. Vediamo quanto valgono le 5 lire Delfino:
- 1956: se in condizioni perfette fino a 2.000 euro
- quelle che presentano errori di conio, anche 500 euro.
Se possiedi una di queste monete, sappi che potresti avere scoperto davvero una rarità. Puoi contare su diverse opzioni, come quella di decidere di conservarla, dopo averne scoperto il valore, ma in questo caso, ti raccomandiamo di curare nei minimi dettagli la cura con cui la conservi; mentre se decidi di venderla, affidati a chi è autorizzato e soprattutto fai in modo di non fermarti alla prima valutazione, ma confrontane almeno due o anche tre.
Le vecchie 5 lire potrebbero pertanto nascondere un tesoro inaspettato. Se hai monete con il simbolo dell’uva o del delfino, controlla sempre tutti i fattori che ne determinano il valore numismatico, e ricordati anche che nel mondo del collezionismo delle monete antiche anche i più piccoli dettagli possono davvero fare una grande differenza.