In quelle tasche di quel vecchio cappotto del tuo caro nonno, classe 1940, hai messo le mani per ripararti dal freddo. Quando lo hai fatto, hai percepito con la punta delle dita la presenza di un oggetto metallico e quando lo hai tirato fuori non c’è voluto molto a capire che si trattasse della vecchia 5 Lire con il grappolo d’uva.
Questa vecchia 5 Lire ha rappresentato per tanti anni il simbolo di un’Italia che avanzava verso nuovi orizzonti; infatti, con la sua introduzione ha portato a tanti diversi cambiati ed essa stessa era un cambiamento. Se ti stai chiedendo di cosa stiamo parlando e a quanto ammonta il valore di questa moneta oggi, allora continua a leggere questo articolo:
5 Lire grappolo d’uva: la storia
Il 1946 fu un anno di grandi cambiamenti per l’Italia: in particolare, ci fu la nascita della Repubblica a seguito della quale ci furono delle importanti variazioni nello stile di vita delle persone che nelle monete circolanti. Durante quell’anno, fu introdotta una nuova 5 lire che è era proprio quella riportante la dicitura “Repubblica Italiana”. Chiaramente, parliamo della 5 lire con il Grappolo d’uva.
Questa specifica 5 lire fu coniata a partire dal 1946 fino al 1951, anno in cui fu sostituita dalla nuova 5 lire Delfino che prese, dunque, il suo posto. Le prime monete di quegli anni avevano tutte un design incentrato su gli stessi aspetto: l’agricoltura, l’artigianato, il lavoro manuale. Ciò stava a rappresentare i valori su cui si fondava l’Italia di quegli anni.
Quanto vale la 5 Lire con il grappolo d’uva?
Quel che bisogna sapere in merito a questa vecchia 5 lire, coniata a partire dal 1946, è che non è poi così facile da trovare. È vero che ne furono coniati oltre 81 mila esemplari ma per il fatto che è stata sostituita, ciò determina che chi la possiede la conserva molto gelosamente poiché sa bene di quanta rarità si avvale. Queste sono le caratteristiche principali di questa moneta:
- Diametro: 24 mm
- Peso: 6,25 grammi
- Materiale: Italma o bronzo ed alluminio
- Dritto: raffigurazione del grappolo d’uva con il valore nominale di L.5 e l’anno di conio e la R di Repubblica Italiana
- Rovescio: raffigurazione della testa di Repubblica Italiana con tanto di dicitura scritta sotto il perimetro circolare destro della moneta
Le vecchie 5 lire con il grappolo d’uva che riescono ad ottenere il valore maggiore sono quelle che sono stata coniate proprio nel 1946. In particolare, di quegli 81 mila esemplari sono quelle fatte con il materiale Italma (lega di alluminio, manganese e magnesio) ad ottenere un valore abbastanza alto. A tale caratteristica si aggiungono anche alcuni aspetti che possono rendere la moneta ancora più rara.
Ad esempio, alcune di queste monete presentano l’incisione dell’anno di conio in caratteri più piccoli rispetto ad altre monete. Una vecchia 5 lire con il grappolo d’uva che prevede queste caratteristiche specifiche potrebbe arrivare a valere ben 2 mila euro. Direi niente male per un moneta dal valore nominale di 5 lire!