Libretto postale vecchio: se lo possiedi vale più dei soldi all’interno (foto)

Tra i principali “beni” concepiti per mettere al sicuro i propri risparmi in modo certificato ed ufficiale figura il libretto postale, che è anche nominalmente parlando anche qualcosa di antico, ma che continua a rappresentare una opzione decisamente di facile impiego e diffusione. Un libretto postale vecchio che può essere ritrovato in vecchi mobili o solai costituisce una potenziale forma di guadagno.

Prima di tutto come oggetto storico, ma anche potenzialmente dal punto di vista effettivo, infatti in alcuni casi specifici anche a distanza di molti anni si può ottenere una valutazione una volta presentato presso le Poste Italiane. Non tutti i libretti postali, naturalmente, hanno un valore effettivo. Ma come riconoscere quelli che al contrario, possono valere tantissimo?

Libretto postale antico: quanto vale?

Il libretto postale è cambiato in maniera importante dal punto di vista “fisico” ma mantiene il suo ruolo primario che è quello di strumento economico controllato dalle Poste, che fa da intermediario per quello che è uno strumento dello Stato Italiano. Utilizzare il libretto postale permette d ottenere varie possibilità di conservazione del denaro, tenendoli al sicuro dalla “stagnazione”.

Soprattutto in passato fare affidamento ai libretti postali (che sono una forma meno “impegnativa” del Buono Postale, che garantisce invece una scadenza delimitata ma un guadagno in termini di interesse più alto, in percentuale), ha costituito un modo affidabile e comunque più semplice rispetto al depositare soldi in banca, come oggi è maggiormente comune.

Stabilire la valutazione

Oggi esistono sia i libretti postali fisici, ossia quelli tradizionali dove ogni movimentazione viene posta su un foglio cartaceo, oppure quelli dematerializzati che possono essere gestiti e consultati direttamente dall’app Postale “BancoPosta”. Ma quanto possono valere i libretti postali di una certa età, in termini di oggetto da collezione al giorno d’oggi?

  • Il valore cambia molto a seconda dell’epoca, vi è buona richiesta sul mercato collezionsitico per tutti emessi fino alla seconda guerra mondiale
  • Un libretto postale degli anni 30 ben conservato vale tra i 50 ed i 200 euro a seconda delle condizioni

Essendo strumenti molto antichi concettualmente parlando, se abbiamo la fortuna di avere tra le mani un libretto ben conservato e leggibile ancora più antico, ad esempio di fine 800 (i primi libretti postali sono stati emessi mediamente tra gli anni 60 e 70 dell’Ottocento quindi poco dopo la proclamazione del Regno d’Italia dopo il Risorgimento).

I libretti postali hanno evidenziato una parte importante della storia del risparmio controllato in Italia, ed anche se oggi sono parzialmente passati in secondo piano, in alcuni casi nel merito di quelli antichi possono essere soggetti a rivalutazione, ovvero si può sperare di ottenere l’equivalente della somma versata ai tempi, ovviamente rivalutando la valuta tra lira ed euro.

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