Le vecchie Lire sono stata sostituite, ormai, da tanti anni anni dall’euro, la valuta italiana entrata in circolo nel 2002. Nonostante questo cambio, che ha avuto delle conseguenze importanti un po’ in tutti gli ambiti, le persone continuano a ricordare con grande affetto e stima le lire, simbolo di un’epoca ricca.
Le lire predominano nel campo della numismatica: non esiste collezionista che non abbia almeno una lira nel proprio tesoro. Tra le vecchie lire più ricercate in assoluto abbiamo anche quelle che riportano la figura di Maria Montessori, simbolo indiscusso dell’educazione italiana. Ma quanto valgono oggi le lire con Maria Montessori?
Maria Montessori: chi era?
Quando facciamo riferimento all’educazione, specie in un contesto scolastico, non possiamo far altro che menzionare il talento e tutto il lascito datoci dalla signora Maria Montessori. La Montessori è stata una delle figuri più autorevoli sotto questo punto di vista, tanto da riuscire a creare una proprio ideologia impattante su tutto il pianeta e nota come Metodo Montessoriano.
La Montessori sfruttò le proprie conoscenze, acquisite grazie al conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia, in ambito pedagogico. In questo modo è riuscita a capire quali modalità di insegnamento fossero ideali e corrette nelle varie fasi che caratterizzano lo sviluppo di un cervello umano, sin dai primi anni di nascita.
Quanto valgono le lire con Maria Montessori?
Il forte impatto che ha avuto Maria Montessori nel mondo ha portato anche alla comparsa di lire specificamente dedicate. Infatti, esistono delle vecchie lire commemorative che prevedono la raffigurazione del busto della signora Montessori. Ma quanto valgono oggi queste vecchie lire con la Montessori? Vediamolo subito tutto ciò che bisogna considerare:
- Sono banconote commemorative;
- Ne esistono due serie diverse;
- Il valore dipende molto dal fior di stampa;
La prima serie di queste banconote, riconoscibile da una sigla che inizia con la dicitura “AA” può avere un valore compreso tra i 30 ed i 60 euro. Ovviamente, molto dipende dallo stato di conservazione in cui è stata tenuta la banconota. La seconda serie, invece, prevede una sigla che inizia con la lettera “X” e in questo caso partiamo da un valore minimo di circa 100 euro.
Questo valore di 100 euro può a sua volta aumentare a seguito di due parametri specifici: il primo è il fior di stampa, e quindi una banconota tenuta in condizioni davvero perfette. Il secondo, invece, riguarda sempre il numero di serie: se questo finisce con la lettera A, allora la banconota in questione potrebbe arrivare a valere anche 300 euro!